venerdì 24 gennaio 2014

"Il giorno della festa del papà mi tatuai il pianoforte con scritto "Dad" per lui, è il tatuaggio che AMO di più"

RIVISTA DI PIU' TV.
Emiliano Giambelli, pseudonimo di Emis Killa è nato il 14 novembre 1989 ed è un rapper italiano, Nato in Lombardia, nella Brianza  in provinca di Monza , precisamente a Vimercate è 
IL MIGLIOR RAPPER ITALIANO DEL 2012 E DEL 2013!
24 anni, bello , affascinante, aria da arrogante e presuntuoso lui e' il miglior rapper di questi due anni, supera Fabri Fibra.
MERCURIO HA SUPERATO I CANTANTI ITALIANI , E' PRIMO IN CLASSIFICA! SUPERA LIGABUE, VASCO ROSSI, EROS RAMAZZOTTI, MAX PEZZALI , EMMA MARRONE , GIORGIA ED ELISA. 
L'abbiamo voluto conoscere , è simpatico al di là di quello che sembra è molto bravo! E' figo e gentilissimo. Ecco per voi la chiacchierata :D 
I MIEI TATUAGGI,CON LA CICATRICE CHE HO SUL PETTO,RACCONTANO LA STORIA DELLA MIA VITA.
<<A quattro anni i medici hanno scoperto che avevo un “buco” nel cuore,una malformazione che avrebbe potuto uccidermi. Sono stato operato,ne sono uscito vivo e da quel giorno porto una lunga cicatrice sul petto. Quello è stato il primo dei segni che la vita mi ha lasciato addosso. Per ricordarmi ciò che di bello e di brutto mi è successo nella vita,a diciotto anni ho iniziato a tatuarmi. Oggi,a 24,non mi sono ancora fermato.>>
Chi parla è Emis Killa,il cantante italiano di musica rap più amato dalle nuove generazioni.
Uno dei più tatuati,sicuramente il più giovane:premiato nel corso dei TRL Awards,gli Oscar della musica di Mtv,come migliore artista emergente del 2012. Emis,il cui vero nome è Emiliano Giambelli,è nato e vive a Vimercate,in provincia di Monza e Brianza. È famoso,famosissimo,soprattutto tra chi ha meno di venti anni,ma rappresenta un’anomalia. Infatti è diventato celebre attraverso il passaparola,senza l’aiuto della televisione,tanto che non ha mai partecipato a un reality show,a un talent show,neppure ai provini di Amici di Maria De Filippi o di X Factor.  Il 2013 è stato un anno da incorniciare, è uscito il suo nuovo disco è inoltre dopo un mese è diventato disco d'oro. Per non bastare è PRIMO in classifica,battendo anche i cantanti italiani stessi!

<<I ragazzi comprano il mio Cd perché racconto la mia storia,che spesso è molto simile alla loro. Forse solo un po’ più triste…>>,continua Emis,che incontro a Milano nel corso del servizio fotografico che vedete su queste pagine. <<E la mia storia parte dal mio nome,Emiliano Giambelli,troppo lungo e troppo brianzolo per essere ricordato facilmente. Meglio Emis Killa,più corto e più facile da ricordare>>.
<<Allora andiamo avanti con il nome:perché si fa chiamare così?>>,domando.
<<Da giovanissimo facevo le gare di rime,vincevo sempre. Che cosa sono le gare di rime?Semplice, in una gara di rime due ragazzi si sfidano in versi,con frasi in rima,prendendosi in giro. Vince chi lascia l’altro senza parole,chi parla più veloce,chi conquista il favore del pubblico raccogliendo applausi,e lasciavano all’avversario i fischi. Mi chiamavano il “Killer”,un termine che significa “assassino”,perché chiunque salisse con me sul palco era spacciato:vincevo io. Da qui il mio soprannome:Emis per Emiliano,Killa per la parola “Killer”>>.
<<Come è arrivato al successo?>>.
<<Nel 2007 ho vinto “Tecniche Perfette”,il campionato italiano delle gare di rime. Ho iniziato a incidere le prime canzoni con la Blocco Recordz,una casa discografica indipendente che ha creduto in me. L’anno scorso quelli della Carosello Recordz,una grande casa discografica,mi hanno proposto di lavorare con loro ed è nato il mio primo Cd:L’erba cattiva>>.
<<Ok,questa è la sua storia nella musica. Qual è,invece,la sua storia nella vita?>>
<<Come le dicevo ,la storia della mia vita me la porto addosso. Uno dei primi ricordi che ho è quello dell’ospedale. Avevo quattro anni e un “buco” al centro del cuore,un cosiddetto “soffio”. Era grave,sono stato operato. Tutto è andato per il meglio ma ancora oggi,quando mia madre ne parla, sbianca in viso. Senza quell’operazione, la mia vita sarebbe stata diversa. Quella esperienza mi ha cambiato molto>>.
<<Perché? In che cosa pensa che quella esperienza abbia cambiato la sua vita?>>.
<<Soffro di ipocondria,appena ho un dolorino penso che sia arrivato il mio momento. Quando vado dal medico,lui mi dice sempre:”Tu sei solo un ragazzo ansioso”. E io non gli credo:”Dottore, mi dica la verità: ho qualcosa di brutto?”. E lui,di nuovo:”Non hai nulla,però dovresti fare dei controlli una volta ogni tanto”. A quel punto,scappo:i controlli non li faccio neanche a morire. Poi però mi pento,perché se un giorno mi sento più affaticato del solito,penso:”Mi sta venendo un infarto. Addio”. Purtroppo,i problemi al cuore sono una roba di famiglia>>.
<<Mi dica di più… >>.
<<Mio padre è mancato due anni fa,durante l’inverno,per un arresto cardiaco. Non è stata una cosa immediata, è andato prima in coma, poi se ne è andato. Era un artista,un pianista e un pittore. Ho un bel ricordo di papà, non mi ha mai fatto mancare niente. Per ricordarmi di lui,il giorno della festa del papà mi sono fatto tatuare la scritta “Dad”, che significa “papà”,sull’avambraccio sinistro. Attorno c’è un pianoforte. È il tatuaggio che amo di più, quello che ha la storia più intensa, anche se tutti gli altri ne hanno una …>>.



Seconda parte nel prossimo numero!.

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