sabato 5 aprile 2014

LA STORIA COMPLETA DI EMIS: "DA UN PICCOLO RIBELLE FINO AL PRIMO ALBUM"

Emis Killa nel centro commerciale campano.


Emis Killa all'anagrafe Emiliano Giambelli è nato a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza nella regione della Lombardia, a pochi chilometri da Milano il 14 novembre del 1989 alle ore 12.05 di mattina.
Nasce nell' ospedale "San Gerardo" di appena 3 kili.
Emiliano, nominato Emi dai famigliari, cresce in fretta,non era uno di quei mangioni, ci raccontò la madre pochi mesi fà, era un bimbo tranquillissimo, la notte dormiva sempre, era dolce ed affettuoso e i medici si erano sorpresi del fatto che ad appena un anno già parlava benissimo(già si notò un grande talento, era destino)! Fino a quando all'età dei 4 anni comincia a soffrire di attacchi di asma, gli si toglieva la respirazione e nonostante le medicine non gli andava via. 
Una notte, ci racconta la madre, gli pigliò brutto, tanto che il padre (tornato dal lavoro alle 3 di notte poichè era un pianista di un bar) lo portarono in ospedale.
Il medico gli disse, continua a raccontare Francesca(la madre di Emi) che aveva un buco al cuore,entrambi i genitori soffrono di problemi cardiaci, quindi era inevitabile che lui era predisposto.
I medici lo operano, essendo molto piccolo, poteva essere pericoloso,però i genitori accettano comunque. Dopo l'operazione, finalmente il cuore di Emiliano, torna sano e fino ad adesso se lo è sempre portato con se al massimo.
Emi cresce, la sua famiglia non era molto ricca però non gli faceva mancare l'amore e i genitori cercavano di viziarlo quanto poteva. 
Dopo i primi 3 anni di elementari, Emi era un bimbo studioso, aveva voglia di fare i compiti, ci racconta la mamma, socializzava con tutti,aveva tanti amici e non perdeva mai il sorriso. 
Fino a quando un suo grande e caro amico dell'elementari mori'e per il piccolo rapper iniziò un brutto periodo.
Francesca, ci raccontava che sicuramente nella mente di un bimbo piccolo la morte di un migliore amico , sopratutto a quell'età gli aveva creato dei traumi, degli allontanamenti. Il suo dolore si risentiva non solo nei pianti e nelle urla, quindi esteriormente ma anche negli atteggiamenti interni ed esterni.Lui smise di socializzare, cominciò a cambiare carattere << Provai a fermarlo>> ci raccontava la madre <<Però gli psicologi mi dissero che le botte non servivano e neanche le urla, ormai aveva subito un brutto colpo.>>
Francesca,non poteva lasciarlo in questo modo, quindi lo portò da uno psichiatra,lui gli disse che il bimbo soffriva di dissociazione.
Crescendo Emi creò tanti problemi ai genitori, i genitori degli altri bimbi si lamentavano per all'atteggiamento del rapper verso i figli.
Quando Emi compi' 11 anni, entrò quindi alle medie,tutto diventò sempre più difficile.
A rompergli al povero ragazzo era anche il fratello: Alessandro, molto più grande di lui(10 anni di differenza) che lo stuzzicava e prendeva in giro.
Fino a quando ai 14 anni Emis insieme ad alcuni amici che frequentava(anche se molto poco) trovò un posto che lo affascinava e distoglieva dai problemi: il muretto di Milano.
<< Cominciai a farlo uscire con figli di amiche mie>> racconta Francesca << Pensavo che con quelli della scuola non si trovava e forse con amici di fuori si, fino a quando un giorno mi tornò a casa tutto contento, mi sentii felice perchè finalmente stava migliorando; aveva incontrato un posto dove facevano battle di freestyle, io non sapevo cosa era però già la parola stessa mi metteva i brividi >> continua la mamma <<Passarono i giorni, lui marinava la scuola per andare a fare freestyle in questo muretto, ci litigai tantissime volte, ma lui era troppo testardo unito all'adolescenza, non potevo farcela. Non avevo il sostegno del padre, in quel periodo Sergio stava cominciando ad avere il bel rapporto con lui ed Emi si confidava,ero sola contro due personalità molto forti, non mi lasciava che accettare che lui andasse solo il pomeriggio, la mattina era obbligato ad andare a scuola >> conclude Francesca.
Il padre,infatti in quel periodo era diventato molto amico del figlio, inoltre Sergio(il nome del padre) soffriva di un disturbo: bipolarismo e tutto questo non lo rendeva molto cosciente.
<< Emi lo viziava, gli lasciava fare tutto quello che voleva per questo lui lo amava, io ero una tedesca per mio figlio, una che lo privava di essere quello che voleva essere, per questo a me mi odiava, il problema è che a Emi non gli sono mai piaciute le regole (ride) >>.
Il fratello invece, stava prendendo una buona strada. Grazie allo zio paterno, trovò un posto in banca , inizialmente come cassiere, dopo come ufficio generale.
Emiliano intanto faceva freestyle con gli amici, fino a tardi; certe volte tornava con il padre che staccava dal lavoro e lo andava a prendere. << Io non volevo, litigavo ogni giorno con il padre, però ero cieca, amavo talmente tanto Sergio che purtroppo , deficiente come sono lasciavo a lui decidere >> racconta Francesca.
<< Il padre era un uomo perfetto, altruista, generoso,affettuoso e romantico. La cosa che mi fece innamorare più di lui è che per ogni cosa c'era. Alessandro non ha mai sofferto di niente, era sanissimo e diciamo che io e lui eravamo sicuri che anche Emi, prendeva lo stesso percorso invece.. >>dice la madre <<Noi volevamo tanti figli, purtroppo con i problemi e i soldi non c'è lo potevamo permettere, Emi lo volevamo tanto per questo io ho sempre cercato di capirlo e accettarlo anche ora! Lo volevo troppo e maschio. >>racconta.
<<Sergio forse voleva anche una femminuccia, con Ale non aveva il rapporto che aveva con Emi, quello del padre con Emis era troppo, troppo bello.>> conclude.
Emiliano intanto dopo giornate passate a fare freestyle, comincia a fare dei concorsi nazionali.
<<All'età di 16 anni scoprii' che stava fumando, i medici quando ebbe l'operazione mi dissero che era meglio che lui non accendeva sigarette però mi sfuggi' di mano questa situazione, era lo sbaglio più grande che avevo fatto in tutta la mia vita, io dovevo continuare ad essere forte come sempre invece ho perso la mano..io sono la rovina di ogni difetto di Emi e lo so, tante volte mi chiedo come posso essere stata cosi' stupida>> racconta la madre.
<< Lo punii' duramente, gli proibii' di fare concorsi, ma usciva di nascosto con il padre quando era notte e io dormivo.>> racconta la madre << Fino a quando un giorno io decisi di lasciare il padre, non accettavo il fatto che era contro di me, stava diventando un'idiota e stava rovinando il figlio.Fu la scelta più stupida, Emi decise di andare a vivere dal padre per un periodo. Non potevo dirgli di no, anche perchè sennò il padre mi avrebbe denunciata. il loro rapporto si rafforzò.>> continua la madre.
<< All'inizio ero distrutta, sapevo che Emi con il padre avrebbe preso una via troppo libera, fino a quando un giorno non mi tornò a casa piangendo e si scusò pregandomi di tornare con il padre. 
Fu una delle scene più belle e i momenti più dolci che ebbi con lui. Il padre lo aveva autorizzato a mettersi dei piercing, era cambiato. Però era maturato, lui mi promise che se li sarebbe tolti, sarebbe andato a lavorare. Cosi' fece, tornai con il padre che poi andai insieme a lui appunto in dei centri psichiatri per fargli curare la sua malattia.Emi si tolse i piercing e andò a lavorare.Era maturato, il padre lo aveva fatto maturare. >> racconta la madre. 
<< Forse non tutte le madri sono d'accordo sul fatto del mio ritorno con il padre, altre avrebbero dato uno schiaffo al figlio magari, ma lo amavo troppo, Emi ancora oggi lo amo troppo, è una delle cose che mi rimane di più belle, perchè luii n fondo ha il cuore grandissimo e tante volte dico anche a tutte le mie colleghe che se dovessi rifare un figlio lo vorrei esattamente come Emis, mi riempie di orgoglio e gioia anche se posso sembrare matta, ha una dolcezza e una bontà che pochi ragazzi hanno.>>conclude la mamma emozionata e sorridente.
Emiliano, aveva di nuovo il sorriso, sopratutto il giorno in cui vince TECNICHE PERFETTE, IL CAMPIONATO NAZIONALE DI FREESTYLE. Da li' si apre il successo.
Emiliano ai 18 ani firma un contratto con la Blocco Recordz, la sua prima casa discografica scelta da lui. << Io e Sergio conoscemmo Zanna e Shade i manager di Emi. Quest'ultimo ora non c'è ha una famiglia,Zanna ha una figlia ma si è separato dalla moglie. >>racconta.
Tutto cambiò quando Sergio un giorno in macchina con il fratello ed Emi cominciò a sentirsi male, lo portarono in ospedale, fu in coma per una settimana e mori'.
<< Io reagi' malissimo, non mi piace ricordarlo nè raccontarlo, Emi era morto.Morto di dolore, passò due anni interi a piangere in camera ogni sera per il padre. Lui aveva il bellissimo rapporto con lui e a quell'età...io ancora oggi non sono più la donna di prima, con questo dico tutto.>>conclude la madre con il dolore negli occhi.
<< Capisco Emi, subi' tante cose da piccolo e adesso in qualche modo si deve sfogare e si doveva sfogare. Fà male lo so. >> racconta Francesca.
Emiliano, dopo due anni di stop e dolore , decise di continuare la sua carriera di rap, non poteva rimanere legato al passato, tanto da pubblicare il dicembre del 2010 il suo primo album: Champagne e Spine.
Emi inoltre, il 19 marzo del 2010 per ricordare il padre si fece il suo primo tatuaggio: un pianoforte con la scritta "dad" e tanti cuori in suo onore. 

ALLA PROSSIMA TAPPA VEDIAMO "L'inizio della fama fino ad oggi"

vietato copiare. rivista "hip hop italia"


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